UN CENTRO SPERIMENTALE DEL DESIGN ALLE PORTE DI ROMA (con l’artista Giovanni Casellato)

Il progetto, che prende spunto da una ricerca nel campo dell’architettura, della scultura e dell’architettura “temporanea”, riduce al minimo i materiali del fabbricato (vetro, cemento e rete metallica).
I volumi che compongono l’edificio sono principalmente due e sono immediatamente identificabili: il primo, alto e monumentale, contiene la parte creativa di SLAMP, la ‘fabbrica della luce’, il secondo, stretto e lungo, la zona commerciale di condivisione con altre aziende.
Il corpo dove ha luogo la creazione e la sperimentazione, viene reso etereo e quasi sospeso attraverso la maglia intrecciata dall’artista Giovanni Casellato, con disegni che richiamano gli alberi della pineta del vicino parco naturale.
L’apertura agli apporti creativi esterni e la muntifunzionalità vengono espressi attraverso un elemento forte, un ‘nastro’ in cemento, anch’esso sospeso, che, come un abbraccio, avvolge il corpo di fabbrica più basso. L’unità viene data dalla selva di pilastri di altezza monumentale che si trovano alle due teste dell’edificio, a raffigurare il dialogo e l’equilibrio tra le parti funzionali e non la loro subordinazione gerarchica. Lo stesso pannello in cemento delimita la grande piazza ludico-ricreativa che trova spazio sul tetto, e si intreccia tra i pilastri sostenendoli.
La “piazza” ragruppa in se tre elementi naturali: terra, acqua e luce. Un luogo unico, che si raggiunge attraverso una scalinata esterna, oppure dal piano della creazione di SLAMP, e che si trova sulla copertura del corpo di fabbrica commerciale: qui un grande specchio d’acqua gioca con il verde un ruolo importante nella definizione dello spazio dedicato agli eventi, o al relax e allo svago. Attorno all’acqua la vegetazione si arricchisce di alberi che, con la loro ombra, aiutano a raffrescare in estate. Dal punto di ristoro si potrà anche godere della vista sul parco e avere la possibilità, sorseggiando un buon bicchiere di vino, di ammirare il tramonto guardando all’orizzonte il mare.