L’edificio che ospita la nuova sede di ISOLCASA a San Giovanni in Marignano, è un luogo di ispirazione, sperimentazione e realizzazione delle idee. La conformazione dei volumi lo racconta chiaramente: un corpo vetrato: direzionale, un corpo prefabbricato basso: produzione artigianale, un corpo prefabbricato alto: stoccaggio meccanizzato.
L’arch. Thomas Selmin ha interpretato la natura di questa azienda in continua crescita, progettando il primo dei corpi di fabbrica come un grande contenitore in vetro, in cui si distribuiscono altri due volumi indipendenti e collegati tra loro attraverso il nodo distributivo centrale, maestoso con le sue grandi altezze, e allo stesso tempo a misura d’uomo. La proporzione degli spazi è sempre sott’occhio a chi ne usufruisce, poiché viene privilegiata sempre la vista completa della grande facciata principale anche dall’interno, attraverso divisori in vetro, ballatoi e una divertente ‘terrazza’ coperta all’ultimo piano, che permette di aprire lo sguardo su tutti i lati. Quelli che sono apparentemente degli spazi di transizione sono in realtà dei luoghi di incontro, sosta e scambio, oltre che espressione della memoria dell’azienda come la ‘galleria espositiva’ che con suggestivi fasci di luce artificiale si presta a raccontare storie comuni.
Le facciate strutturali con montanti e traversi in legno lamellare, su cui sono stati posati i pannelli di vetro ad altissime prestazioni per confere il massimo comfort agli ambienti interni, sono state appositamente ideate e realizzate per questo progetto dalla stessa ISOLACASA.
Il passaggio dal giardino esterno all’interno viene accompagnato da un grande portale composto da elementi singoli che degradano dal più grande al più piccolo, verso la bussola posta due terzi della facciata principale, come un ‘tunnel’ che si restringe. Appena dentro, la vista viene catturata da una grande scalinata a cui si arriva attraversando una vasca d’acqua ‘dorata’, alla fine della quale si trova la scultura dell’artista Giovanni Casellato. Al carattere sofisticato di questa prima visione, si accosta quello prettamente industriale dato dalla presenza degli elementi strutturali del prefabbricato, dagli impianti lasciati a vista, dalla scala in ferro che porta al primo piano e dal montacarichi in vetro che mostrai suoi ingranaggi. I colori sia degli interni che degli esterni sono quelli di ISOLCASA: bianco e grigio scuro.
Il volume basso e lungo 130m in cui si trovano le linee produttive, viene proporzionato dai tagli verticali delle finestre, che ne accorciano la visione in prospettiva. Il grande volume del ‘Magazzino’ resta come un monolite più alto e chiuso. La luce naturale in questo luogo viene trattata come una componente strutturale dell’edificio, come se fosse una superficie, dove la trasparenza del vetro permette di sviluppare al massimo l’interazione tra esterno e interno.