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Gli ex-stabilimenti SIARCO nelle vicinanze di Roma sono oggetto del cambiamento portato da questo progetto. Il complesso industriale cambia destinazione produttiva e proprietà.

Da caotico assembramento di macchine, a sede della creatività della ditta SLAMP, che confeziona lampade di design in modo artigianale, oggetti originali in perfetto equilibrio tra estetica e tecnologia.

Oltre al ripristino dello stato di esercizio dei fabbricati esistenti, sia dal punto di vista funzionale, che da quello energetico, l’ambizioso disegno include un ampliamento sul lato fronte strada, dove un segno forte identifica il carattere di SLAMP, e il restyling estetico di tutto il complesso di edifici, eliminando le superfetazioni e dando unità e chiarezza all’intera area.

Due setti in cemento armato lasciati al grezzo, si stagliano sul complesso rivestito in pannelli di acciaio nero metallizzato, ad identificare il cervello della fabbrica, una zona di passaggio dall’esterno, verso la creazione.
Questo transito avviene sia al piano terra che al primo piano; il primo attraversa l’acqua, in una galleria che si protende verso l’alto, che simboleggia la purificazione che deve avvenire prima del processo generativo delle idee; il secondo percorso prevede la scalata di una gradinata in travertino che apparetemente si conclude su di un muro in cemento, ma che in realtà rivela due sorprese: una finestra che invita a focalizzare l’attenzione, a fermarsi un momento per scorgere il mare all’orizzonte, mentre a destra si apre una piazza che accoglie e invita a sostare ed entrare.

Il setto in cemeto che ‘nasce’ dall’acqua, ha molteplici funzioni, oltre a sostenere la scala, identificare l’ingresso, portando il logo della ditta, è anche utilizzato per proiettare immagini dalla corte al primo piano in caso di eventi.